Duo Baldo: intervista e fotogallery

Siete una coppia abbastanza insolita nel mondo del teatro e della musica. Quando e perché vi siete uniti e cosa vi ha fatto unire?

Brad: Io dieci anni fa ho conosciuto Aldo a Prato, perché cercavo un pianista per fare musica insieme a un altro musicista, ad esempio sonate, insomma, esecuzioni standard.

Aldo: E nello stesso momento io stavo cercando un violinista per fare musica da camera.

Brad: Dopodiché c’è stato un maestro di violino che ci ha messo in contatto, e non sapevo che Aldo faceva teatro, perciò abbiamo cominciato a fare concerti seri.

Aldo: E poi abbiamo iniziato a fare pian piano ogni sabato sera, al Caffè del Teatro di Prato, dei concerti divertenti, perché il proprietario ci faceva fare quello che volevamo. C’era un pianoforte verticale tutto scassato e noi facevamo quello che volevamo, ci divertivamo, e assieme a noi c’erano anche altri nostri amici. Era una specie di varietà.

Brad: La cosa bella è che quella situazione è andata avanti per tanto tempo, circa un anno, e ogni sabato sera andavamo e ci esibivamo. Grazie a quelle serate abbiamo potuto sperimentare varie cose, e abbiamo capito cosa funziona e cosa no, abbiamo anche sbagliato, ma stranamente il Caffe del Teatro era sempre strapieno, non potevi trovare un posto, perché queste persone venivano per vedere cosa ci inventavamo. Poi ovviamente c’erano anche le cose che funzionavamo e quindi le tenevamo e le perfezionavamo, mentre quelle che non piacevano al pubblico le toglievamo.

 

Siete musicisti da cabaret o vi definite in un altro modo?

Brad: La parola cabarettista non ci piace molto, è solo una questione di parole però.

Aldo: Il nostro è più che altro un recitar suonando, e ConDivertimentoCerto è appunto un concerto comico.

Brad: Il cabaret, come lo conoscono gli italiani, cade spesso nelle scorciatoie della volgarità per attirare delle risate, noi non diciamo parolacce, e non vogliamo assolutamente fare gli snob, però è sbagliato associare questa parola con noi. Infatti una volta ci invitarono a Martina Franca per il Festival del Cabaret, ma in quell’occasione abbiamo capito che non eravamo fatti per fare cabaret.

 

Da cosa è nato ConDivertimentoCerto?

Aldo: E’ un po’ difficile trovare la motivazione della nascita di questo spettacolo, però è nato intorno alla Ciarda di Monti, e quello è stato il primo brano in cui abbiamo giocato e abbiamo trovato modi di suonare interessanti divertenti. Però secondo me non va considerato come una presa in giro della musica classica, ma di certi atteggiamenti che solitamente hanno i musicisti, anche perché noi cerchiamo di tenere alto anche la qualità musicale dello spettacolo, come tutti i musicisti, e non prendiamo in giro per sconsigliare i concerti di musica classica, anzi, spesso il nostro spettacolo è un modo di avvicinarsi a questo genere di musica, perché ti viene presentata in un modo non noioso, ma non vorrei essere offensivo nei confronti dei musicisti di classica, ma in questo modo viene presentata in una maniera più accattivante, infatti spesso ci chiamano per questa ragione.

Brad: L’ottanta per cento delle nostre prove è concentrato sull’aspetto musicale, per cercare di tenere alta la qualità musicale, e non abbiamo mai mollato sotto quest’aspetto. E quindi anche per questo siamo stati chiamati da associazioni musicali prestigiose, siamo andati anche al Festival di Salisburgo.  Lunedì (13 febbraio ndr) andremo poi alla società dei concerti di Trieste, una società molto prestigiosa, ed è la prima volta che invitano un duo come il nostro, e andando a guardare gli ospiti che hanno invitato fino ad ora noi non c’entriamo nulla, perché solitamente invitano musicisti e strumentisti della musica classica famosi e seri ovviamente. Quindi sarà la prima volta che ospitano un duo come noi, e quando è arrivata la e-mail con l’invito da Trieste ci hanno scritto: “Avete voglia di venire a scuotere la nostra platea mummificata?” (ride).

 

Questo spettacolo ha questi due personaggi completamente opposti, il pianista che è uno spirito libero e invece il violinista che è un musicista molto serio e inquadrato. Questi personaggi possono rappresentare nella realtà due formazioni di musicisti?

Aldo: Sicuramente il personaggio che interpreta Brad, si avvicina al violinista di musica classica, anche se io conosco molti musicisti che sono anche molto simpatici, ma quando salgono sul palco c’è sempre un po’ di compostezza, è uno stile di comportamento.

Brad: Anche perché il pubblico è abituato così, e non puoi fare un movimento troppo veloce, sennò li spaventi tutti (ride).

Aldo: I due personaggi inoltre sono facilmente riconducibili anche al clown, ma nel senso nobile della parola, cioè il clown bianco che è quello serio e l’Augusto che invece fa casino e fa divertire. E nessuno dei due fa le cose a caso, perché segue la sua fantasia.

 

Howl – La Redazione

Foto di Pietro Magnani e Irene Ferri

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