Vivere Ancora

il 05-04-2013

21.00

L’opera “Vivere ancora” parte da una riflessione: di che cosa vivono gli uomini.

Questa ricerca di verità  si è ampliata su alcune fondamentali domande: cosa interessa a chi presta cure al prossimo? Solo rinviare la morte, senza provvedere a ridurne la paura, anziché esacerbarla? Perché interessa a tutti i costi il non lasciar morire, impedendo paradossalmente di vivere ancora? E ancora, conseguente a ciò, come accompagnare con dignità chi sta per lasciarci, senza ridurlo a  oggetto di un inutile accanimento terapeutico? Come e quando, infine, passare dalla cura all’alleviamento?

E quando non possono più trangugiare, si caccia un tubo nell’esofago, o nel petto, e gli si caccia dentro della pappa vitaminizzata,tanto per non avere un omicidio sulla coscienza”

(Samuel Beckett, <Malone muore> p.269)

E’ stato scritto oltre cinquant’anni fa. E’ spaventoso pensare che in questi anni è diventato sempre più vero. La medicina, a mio avviso, non ha imparato quando fermarsi, e spesso, nella sua espressione, ha atteggiamenti algidi e tecnicistici, come se la cura provenisse da distanze siderali, dove l’umano non è compreso. Ma Boris Pasternack insegna, con il suo Dottor Zivago: “L’uomo negli altri uomini, ecco che cos’è l’anima dell’uomo”.

Sotto questa luce si è avviato il progetto “Vivere ancora”; nella mia ricerca di condivisione di pensieri e linguaggi, ho incontrato l’Associazione Sentieri del Sollievo di Castelnovo né Monti (Re), la quale opera sul territorio offrendo cure palliative domiciliari; l’adesione e l’entusiasmo per intraprendere insieme un percorso di formazione rivolto ai volontari dell’Associazione, sui temi  della sofferenza e della cura, percorso che ha preso avvio nell’autunno 2011, approderà in una messa in scena il 5 Aprile  prossimo, alle ore 21 , al Teatro Bismantova di Castelnovo né Monti (Re), dopo aver affrontato non solo i temi urgenti del progetto, ma anche le più elementari tecniche attoriali, di cui tutti i componenti del gruppo (eccetto una), erano a digiuno. Questo aspetto di completa inesperienza teatrale  non  può passare in secondo piano, poiché la comunicazione teatrale stessa, attraverso i suoi modi più o meno ludici, ha la grande ma faticosa particolarità di mettere in atto una interiore, oltreché esteriore, “rivoluzione” del fare, del parlare e spesso anche del pensare. Il mio ringraziamento sentito, pertanto, è diretto a coloro che con pazienza, e coraggiosa  fatica hanno affrontato un così arduo esercizio, che è sempre ruotato, non dimentichiamo, intorno ad argomenti di elevato spessore, tra i quali l’attuale tendenza a negare la morte, accompagnata a un apprezzamento della durata della vita superiore a quello della sua intensità.

Marina Coli

 

LO SPETTACOLO E’ IN SCENA AL TEATRO BISMANTOVA VENERDI’ 5 APRILE ALLE ORE 21

In scena Antonella Cassinadri, Angela Morotti, Anna Morotti,Eleonora Marciani, Ezio Razzoli, Francesca Jacopetti, Jana Brncalova, Mara Fabbiani, Paola Giampellegrini, Roberto Zappaterra, Sonia Cavecchi, Sonia Marchi, Stefania Toscanini,Vania Valpiani. Testi e regia Marina Coli

Costo del biglietto 10,00€, l’incasso sarà interamente devoluto all’ Associazione Sentieri del Sollievo onlus.

Info e prenotazioni presso Teatro Bismantova 0522/611876 333/8783701 info@teatrobismantova.it