Il giorno della civetta

il 12-11-2005

09.30

€ 3,00 omaggio over 65 anni

francia

Damiano Damiani

1967

112

FRANCO NERO CAPITANO BELLODI CLAUDIA CARDINALE ROSA NICOLOSI LEE J. COBB DON MARIANO ARENA GAETANO CIMAROSA MACHICA, DETTO ZECCHINETTA NEHEMIAH PERSOFF PIZZUCO SERGE REGGIANI PARRINEDDU FRED COPLAN BRIGADIERE GIANNI PALLAVICINO MARESCIALLO CARABINIERI LAURA DE MARCHI FIGLIA DI MARIANO BRIZIO MONTINARO FIGLIO DEL MARESCIALLO ENNIO BALBO PRIMO MAFIOSO AL BANCHETTO LINO COLETTA GIOVANE BAFFUTO IN CASA ARENA UGO D'ALESSIO SECONDO MAFIOSO AL BANCHETTO VINCENZO FALANGA GIUSEPPE LAURICELLA VINCENZO NORVESE

Un modesto imprenditore edile, Colasberna, viene ucciso nei pressi di un casolare isolato, in cui vivono Rosa
Nicolosi, il marito e la loro figlioletta. Parrinieddu,
confidente dei carabinieri, fa intuire al capitano Bellodi,
che conduce le indagini, che Rosa sa più di quanto dica. Con
un abile trucco, egli riesce a strappare alla donna il nome di
Zecchinetta, che è certo quello dell’assassino. Mentre
promette a Rosa di far ricerche per ritrovarle il marito,
misteriosamente scomparso, Bellodi arresta Zecchinetta,
gettando lo scompiglio tra i "maggiorenti" della mafia, i
quali, capeggiati da Don Mariano Arena, imbastiscono una
manovra per far credere che Colasberna sia stato ucciso per
motivi d’onore dallo stesso marito di Rosa. In un successivo
incontro, Parrinieddu confida a Bellodi che il fucile con cui
Zecchinetta ha ucciso Colasberna si trova in casa di Don
Mariano. E’ la verità, e Don Mariano finisce in prigione.
Intanto, la pressione mafiosa, soprattutto su Rosa, cresce e
Bellodi capisce che è necessario ritrovare il marito di Rosa,
per far cadere l’ipotesi del delitto passionale.
Un’informazione gli fa ritenere che l’uomo sia stato ucciso e
sia sepolto sotto il manto di catrame di una strada in
costruzione. Si scava, il morto c’è, ma è Parrinieddu. Don
Mariano e Zecchinetta, rimessi in libertà, camminano
trionfanti per le strade del paese, mentre Bellodi viene
trasferito ad altra sede.