Rose e Maggie sono sorelle ma non potrebbero essere più
diverse tra loro. Rose è un avvocato in carriera, sogna da
sempre di incontrare un uomo che le sciolga i capelli, le
tolga gli occhiali e le dica che è bellissima. Maggie, è più
giovane di Rose, non ha un impiego fisso, ha un corpo perfetto
e scarta gli amanti come fossero caramelle. Insomma, l’unica
cosa che le due sorelle hanno in comune, a parte il DNA, è la
misura delle scarpe, ma ci saranno degli avvenimenti grazie ai
quali conosceranno la loro nonna materna che le aiuteranno a
ricredersi.
Critica"Gradevole, pletorico, telefonatissimo film-caramella
diretto chissà perché dal regista di ‘L.A. Confidential’ (c’è
dietro un oliato best-seller di Jennifer Weiner ). Stavolta la
nonna, scrigno di affetto e saggezza, ha qualche scheletro
nell’armadio. Meglio: fa più vero. Al controcanto comico
pensano le adorabili vecchine della casa di riposo in Florida.
Brillanti i dialoghi, assai ben resi nell’edizione italiana.
Sublime MacLaine, mentre Collette strafà e la Diaz le ruba il
film. Scena madre: la svampita supera la dislessia leggendo
poesie a un malato, cogliendone anche perfettamente il senso.
Un gioiello di irrealismo." (Fabio Ferzetti, ‘Il Messaggero’,
11 novembre 2005)
"Il suo nome a molti dice ben poco. Eppure Curtis Hanson vanta
un’eccellente filmografia (‘La mano sulla culla’, ‘Il fiume
della paura’ e lo splendido noir ‘L.A. Confidential’ da Ellroy
che gli ha fruttato due Oscar). È un regista che ha assorbito
con rigore e fantasia la lezione del cinema classico
americano, come conferma in questa deliziosa commedia
interpretata da Cameron Diaz, Shirley MacLaine e Toni
Collette. Ma non si limita ad adeguarsi al modello mainstream,
impregna la storia di un retrogusto amaro e fa interagire con
misura le psicologie delle tre protagoniste. ‘In Her Shoes –
Se fossi lei’ è una commedia di donne che mette in
cortocircuito le solitudini, le fragilità, i conflitti
interiori di Maggie, Rose ed Ella. Maggie Feller è consapevole
del suo potenziale erotico ed è ambiziosa quanto basta per
puntare al mondo dello spettacolo. (…) Film di robusta
scrittura, ‘In Her Shoes’ trasporta dolcemente lo spettatore
dal tono brillante iniziale alla tensione drammatica del
percorso di maturazione." (Valerio Caprara, ‘Il Mattino’, 12
novembre 2005)
"Se fossi in lei, nelle sue scarpe: slang che rispecchia qui,
nell’ intelligente family-comedy dell’ autore di mistery
Curtis Hanson, una mania di Rose. Che è, i segreti di
Filadelfia, avvocatessa non bella ma saggia e oculata, sorella
di Maggie, sfacciata bionda che vive on the border, si concede
facile, tanto che quando le ruba l’ uomo scoppia il dramma: ci
penserà nonna a rimettere a posto i cocci degli affetti.
Molti, fin troppi, temi: la malattia di mente, la terza età
vista dalla Florida, la sorellanza, ma l’andamento melò,
genere cinema per signore, dal romanzo della Weiner si sposa a
un ritmo brillante, con strepitosa sintonia recitativa: Toni
Collette, ma perfetta anche Cameron Diaz e la nonna MacLaine
(tutti pazzi per la vecchia Shirley): in suo onore viene
imbandito un lieto fine sentimentale generale. Su tutto una
spruzzata di malinconia." (Maurizio Porro, ‘Corriere della
Sera’, 12 novembre 2005)
"Appartiene alla categoria dei film non eccelsi, ma che vale
la pena di vedere per le interpretazioni, ‘In her shoes’,
prodotto da Ridley Scott e diretto dal professionale Curtis
(‘L.A. Confidential’) Hanson. (…) Al nastro di partenza,
Hanson disponeva contemporaneamente di ottimi atout (la terna
di attrici) e di elementi taroccati: una sceneggiatura esile,
un repertorio di personaggi di contorno più abbozzati che
‘scritti’. Prudentemente, ha deciso allora di concentrarsi su
quello che sa far meglio, ovvero valorizzare gli attori
orchestrando, occulto, le loro performance. C’è riuscito assai
bene. Se la vecchia Shirley è grande e Toni Collette
impeccabile, Cameron Diaz riesce – per la prima volta – a
superare il repertorio della biondina bella e frizzante. Ciò
detto, per un film del genere due ore e passa sono decisamente