“18 minuti” di Francesco Moccia
“Colloquio di lavoro” di Marco Badi
“Acqua minerale” di Achille Festa Campanile
Sprazzi di vita autentica. Tra mondi possibili e precarietà reali. Incubi kafkiani e tracce di sardonica ironia. Tre pezzi di teatro che giocano tutto il loro tragitto sull’intensità. A cogliere nelle voci, nei gesti, nell’andare di luce e ombra. Un’ eternità distante. O forse gli ultimi, brevi frammenti di saggezza.