Thelonious Monk è stato forse il pianista più rivoluzionario nella storia del jazz. Il suo modo di suonare, considerato dalla critica come privo di tecnica e logica, ha invece reso unica la sua musica.Tra accordi dissonanti e melodie inusuali prende forma il racconto della vita del pianista, nell’America degli anni Cinquanta, un’America che poco ha a che fare con il sogno americano, scossa da conflitti razziali e dal maccartismo.Ma è il silenzio, elemento fondamentale della sua
musica e degli ultimi anni della sua vita, la componente principale dello spettacolo.Stefano Benni racconta in prima persona la vita di Monk attraverso la lettura della sua biografia scritta da Laurent De Wilde e di alcune poesie di Allen Ginsberg.La voce intensa dello scrittore si fonde con il pianoforte di Umberto Petrin, uno tra i massimi esecutori di Monk, mettendo in scena un dialogo tra parole, musica, immagini.
Misterioso viaggio nel silenzio di Thelonious Monk
