OTELLO

il 13-03-2009

21.00

19.00

ANDREA GIORDANA,MARCELLO PRAYER E IVANA LOTITO

GIANCARLO SEPE

WILLIAM SHAKESPEARE

E’ ora, forse, di dare a questa meravigliosa tragedia una sua liceità intimista, una sorta di passaporto per l’inferno dei sentimenti, la straziata sensazione che la diversità regala alle persone che giorno dopo giorno, da ogni angolo della terra, popolano terre a loro sconosciute e si presentano a coloro che dovranno accoglierli e dovranno decidere del loro futuro. Otello ama una donna da cui è riamato, Otello non viene comandato, ma comanda, Otello non crede a tutti questi privilegi che lo investono. Per amare il prossimo egli deve amare sé stesso, cosa che non gli riesce appieno e che genera i mostri dell’inconscio in cui Iago ha facile accesso, ingenerando nella sua mente, subornata dalla fortuna, la quasi certezza che tutti quelli che lo stimano, lo sopportano e lo odiano, e tutti quelli che lo amano, lo tradiscono. Tragedia di un IO diviso dal desiderio di credere e dalla certezza che chiunque lo apprezzi sia più conquistato dalla sua forza, che dal suo cuore. Otello maturo, per una lettura che non ha bisogno né di attualizzazioni né di rispettose ambientazioni d’epoca.