ROLANDO RAVELLO “AGOSTINO tutti contro tutti”

il 15-02-2013

21.00

14 €

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Distribuzione PigrecoDelta

Lorenzo Gioielli

Massimiliano Bruno

Rolando Ravello Musiche Alessandro Mannarino Scene e costumi Claudia Cosenza

 Rolando Ravello esordisce negli anni 90 come conduttore di programmi per ragazzi. Debutta, in seguito, sul grande schermo diretto dal regista Ettore Scala per poi interpretare Marco Pantani nel film tv “Il Pirata-Marco Pantani”. Prende parte a fiction e serie tv, senza mai abbandonare le origini: il teatro.

Con “Agostino” Ravello sceglie di interpretare e raccontare, assieme a Massimiliano Bruno, la storia amara di un operaio, prendendo spunto da un fatto realmente accaduto. La vicenda fa parte di una delle tante realtà estreme nascoste nelle periferie delle grandi città come Roma, Milano, Napoli e Palermo. Il singolo episodio si trasforma, però, in una metafora paradossale e profonda. Un giorno, Agostino esce dal suo appartamento, situato al quarto piano di un palazzone a Tor Bella Monaca: è vestito in giacca e cravatta e insieme a sua moglie sta portando il figlio in chiesa per la prima comunione. Ma, quando torna per festeggiare, si accorge che la sua chiave non apre più la porta. Gli hanno occupato casa, o meglio, gliel’hanno rubata. A scuola il figlio Lorenzo lo racconta con un tema in classe a tutti i compagni e al maestro, che però lo prendono in giro. I personaggi portati sulla scena sono circa quindici, tutti interpretati dall’unico attore Ravello, in una continua metamorfosi di voce e postura. La storia continua con l’operaio  che lotta per riprendersi la propria casa ma a nulla valgono le sue rimostranze presso le autorità: Agostino non ha nessun titolo per dimostrare che l’appartamento è suo. Il nostro personaggio ha dato, a suo tempo, ad un boss di quartiere, una buona uscita a fondo perduto, per prendere possesso di una casa popolare assegnata, negli anni ’70, a un signore ora deceduto, e ormai diventata vero e proprio “bottino di guerra”. Come avviene in molte periferie italiane, anche a Tor Bella Monaca, la legge vera  non conta e vige la legge del Far West dove le persone buone, anzi fin troppo come Agostino, non hanno vita facile e sono vittime della crudeltà della legge darwiniana che punisce solo i deboli. Così, Agostino decide di agire a modo suo. Si rivolge allo Stato, ma non ricevendo aiuti, è costretto a rivolgersi a chi, allo stesso tempo, gli sta andando contro: la malavita. Essendo, però, troppo onesto per accettare che alcuni scagnozzi massacrino di botte delle persone che non sono altro che povere, decide di occupare il pianerottolo insieme a tutta la sua famiglia e da quel momento in poi comincia la sua battaglia personale. Il filo conduttore della vicenda è, dunque, il tema delle occupazioni abusive, spesso messo a tacere da un’informazione ormai apatica che difende l’ignavia della (non)giustizia, lasciando vigere la legge del più forte. Tema di profonda ispirazione per l’attore che ha deciso di portare la storia col titolo “Tutti contro tutti” anche sul grande schermo, segnando il suo debutto come regista, nonché protagonista, in collaborazione con Fandango e Warner Bros.